Green pass obbligatorio, dove serve e come ottenerlo

14.09.2021

L’estate sta ormai giungendo al termine e facendo un resoconto del periodo appena trascorso è possibile affermare che uno dei “tormentoni” di questo agosto 2021 sia stato il tanto discusso Green Pass.

Infatti, in ogni dove, durante gli ultimi mesi, tanto a livello locale quanto a livello mondiale, tra gli argomenti più dibattuti si possono annoverare la pandemia, i vaccini ed il Green Pass.

Come per ogni questione importante le persone si dividono in due fazioni ben distinte e contrapposte, i c.d. “no vax” e i “pro vax”.
Il duello tra chi rifiuta il vaccino anti covid e chi invece lo sponsorizza, si fa sempre più rovente e mass media e social, come sempre, sono lo specchio di quanto accade a livello sociale in tutto il mondo.

Ogni Paese ha inserito le proprie regole per tentare di contrastare la pandemia e anche l’Italia con il decreto dello scorso 22 luglio e successivamente con il decreto del 5 agosto ha posto delle nuove norme da rispettare.

Dal 6 agosto u.s., il Green Pass è diventato obbligatorio per entrare in alcuni luoghi al chiuso, come ristoranti e bar, musei, mostre, palestre, piscine, parchi divertimento e strutture sanitarie.

In seguito, dal 1° settembre 2021 l’obbligatorietà della certificazione verde o “Green Pass” si è ampliata anche per poter accedere a determinati servizi ed attività, quali scuole, università e trasporti.
Infine, l’ultimo Decreto Legge emanato dal CdM recante le misure urgenti per fronteggiare l’emergenza del Covid19 è stato approvato giovedì 9 settembre con l’estensione dell’obbligo di Green Pass anche per i lavoratori di mense e pulizie che operano negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nelle RSA e negli ospedali.

La sanzione per chi incorre nella trasgressione è una multa da 400 a 1.000 euro, mentre in caso di falsificazione dei dati sensibili si travalica nel penale.
Vediamo nel dettaglio quali sono le regole che sono entrate in vigore:

1. Bar e ristoranti
Il green pass è indispensabile per accedere ai servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso.

2. Eventi all’aperto / eventi sportivi

La certificazione verde è obbligatoria per accedere a piscine, centri natatori, palestre, centri sportivi, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso. Se le stesse attività si tengono all’aperto e nelle aree esterne, non è richiesto il “Green Pass”.

Inoltre, quest’ultimo, è richiesto per accedere agli spettacoli aperti al pubblico, agli eventi e competizioni sportive, a mostre e musei nonché agli istituti e luoghi di cultura.

In particolare, in tema di eventi, il precedente decreto “riaperture” D.L. 18 maggio 2021, n. 65 consentiva l’organizzazione di eventi e cerimonie, imponendo, però, delle prescrizioni, non tanto sul limite del numero degli ospiti, ma sulla valutazione degli spazi a disposizione per il ricevimento:

  • distanza tra i tavoli di almeno due metri;
  • distanza di almeno un metro tra i commensali, salvo che gli stessi non siano conviventi;
  • distanza obbligatoria tra i commensali ed eventuali artisti (DJ, band, cantanti ecc. ecc.) di almeno 3 metri da dove gli stessi si esibiscono, salvo che gli artisti non siano dotati di barriera antidroplet in prossimità del microfono.

Tra gli altri, permane l’obbligo di un frequente utilizzo di prodotti igienizzanti per le mani come anche l’obbligo di indossare la mascherina:

  • per gli ambienti chiusi e per gli spostamenti;
  • per il personale del ristorante o della struttura ricettiva;
  • per gli altri operatori del matrimonio (ad esempio, wedding planer o fotografi) a cui viene richiesto di procedere ad erogare i propri servizi nel rispetto delle regole di sicurezza e protezione dei soggetti presenti.

Accesso alla struttura solo con temperatura corporea inferiore a 37,5° C.

Buffet ammessi solo in presenza di personale del ristorante o della struttura di ricezione che si occupino del servizio ai commensali, con obbligo di mantenere una distanza di almeno un metro tra i vari commensali.

Quanto alle cerimonie all’aperto non sussistono particolari obblighi.

3. Scuola e università
Pe l’anno scolastico 2021-2022 tutto il personale scolastico dovrà possedere il Green pass, che costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle prestazioni lavorative, il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso, mentre per studenti e studentesse il Green pass non è previsto.
Regime differente per gli atenei, dove sia universitari che professori dovranno esibire la certificazione verde per avere accesso ai servizi universitari.

4. Trasporti
Dal 1° settembre 2021, il green pass è obbligatorio per i seguenti mezzi di trasporto:
aerei adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina;
treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità;
autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.
L’utilizzo dei restanti mezzi di trasporto può avvenire anche senza Green Pass, fatta salva l’osservanza delle misure anti contagio.

5. Salute
Dal 10 ottobre al 31 dicembre, obbligo vaccinale nelle strutture residenziali, socio-assistenziali e sociosanitarie per tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, attività lavorativa nelle strutture e negli hospice (RSA, strutture per anziani, ecc.), su verifica dei responsabili delle strutture e dei datori di lavoro per i contratti esterni. Le modalità di verifica saranno definite con un DPCM di concerto con Ministero Salute, sentito il Garante Privacy.
Per tutte le altre categorie, nel settore pubblico e privato, per il momento il Governo Draghi rinvia le decisioni ad un successivo confronto con Confindustria e Sindacati.

Come ottenere il Green pass
La Certificazione verde COVID-19 è rilasciata in Italia dal Ministero della Salute in formato digitale e stampabile, ed è ottenibile attraverso plurimi canali.

  • Con identità digitale, acquisibile dopo l’autenticazione con le credenziali SPID o CIE;
  • Con Tessera Sanitaria o documento di identità, inserendo le ultime 8 cifre del numero identificativo della tessera sanitaria e la data di scadenza della medesima;
  • App Immuni;
  • App IO;
  • Tramite il medico e/o il farmacista, accedendo con le proprie credenziali al Sistema Tessera Sanitaria, tramite il codice fiscale e i dati della Tessera Sanitaria dell’utente.

È, inoltre, possibile avere il Green Pass senza aver effettuato il vaccino, infatti, attualmente tra le opzioni per avere la Certificazione verde Covid-19 è compreso anche il risultare negativi al test molecolare o antigienico rapido nelle ultime 48 ore, nonché qualora si sia sviluppata la malattia con validità di 180 giorni dalla data di guarigione.

I test validi sono i seguenti:

  • test molecolare il quale permette di rilevare la presenza di materiale genetico (RNA) del virus; questo tipo di test è effettuato su un campione di secrezioni respiratorie ed è un tampone naso-faringeo.
  • test rapido effettuato tramite tamponi nasali, orofaringei o nasofaringei che permette di evidenziare rapidamente (30-60 min) la presenza di componenti (antigeni) del virus.

In ogni caso il test deve essere effettuato da operatori sanitari o da personale addestrato che ne certifica il tipo, la data in cui è stato effettuato e il risultato e trasmette i dati per il tramite del Sistema Tessera Sanitaria alla Piattaforma nazionale-DGC per l’emissione della Certificazione.

In questi giorni in commissione Affari sociali sarà esaminata anche la proposta di inserire il test salivare, come requisito di validità del certificato verde. In pratica il tampone salivare, più facile da usare soprattutto per bambini e giovanissimi visto che si basa sulla raccolta di un campione di saliva per scoprire la presenza del virus, si affianca ai test rapidi antigenici e ai tradizionali tamponi molecolari come modalità per ottenere il green pass (anche se valido solo per 48 ore),

Nei casi di tampone negativo la Certificazione sarà generata in poche ore e avrà validità per 48 ore dall’ora del prelievo.

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