Decreto Sostegni bis

28.06.2021

La fine del mese di maggio ha visto l’approvazione di un ulteriore Decreto, il DL n. 73/2021, atto ad incentivare l’economia nazionale e dare sostegno alle imprese.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 25 maggio u.s. ed è entrato in vigore il 26 maggio, mentre il 10 giugno è stato il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti, con approvazione definitiva dei provvedimenti attuativi ed operativi in data 16 giugno.

Il Decreto sostegni bis contenente misure urgenti sempre connesse all’emergenza da COVID-19, propedeutiche a sostenere le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali; norme che il Consiglio dei Ministri – su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco – ha emanato, con uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro, al fine di potenziare ed estendere gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio e di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione che sono state adottate.

Tra le novità più significative ci sono i nuovi contributi a fondo perduto per partite Iva, i nuovi sostegni per le imprese, le agevolazioni prima casa per i giovani.

Entrando nel vivo del decreto è previsto un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.

Il nuovo intervento sembra essere più articolato dei precedenti ed ha come obiettivo il raggiungimento di una platea ancora più ampia di beneficiari in modo da fornire un ristoro maggiormente in linea con gli effettivi danni economici subiti dagli operatori a causa della pandemia. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 15 miliardi di euro.

Il decreto n. 73/2021 disegna un meccanismo stratificato e strutturato di aiuti a fondo perduto diviso in tre diverse linee: la prima automatica per chi ha già chiesto ed ottenuto il primo fondo perduto; la seconda alternativa per le perdite del 2021 e per chi non ha ancora fatto domanda per ottenere il precedente contributo; la terza è la linea a conguaglio.

Puntualizzando meglio le diverse fasi la prima interesserà chi ha fatto domanda per richiedere i primi sostegni previsti dal decreto n. 41/2021 entro il 28 maggio.

In favore di questi titolari di partita Iva, che hanno riscontrato un calo di fatturato pari almeno al 30 per cento tra il 2019 e il 2020, è in arrivo il pagamento automatico di un nuovo contributo a fondo perduto, di importo pari a quello precedentemente già erogato.

L’attesa per il riconoscimento di tale fondo sarà, a detta del legislatore e del Ministro dell’Economia breve: come annunciato nel corso dell’audizione del 7 giugno 2021, l’erogazione è prevista in data 16 giugno, giorno durante il quale l’Agenzia delle Entrate effettuerà un pagamento di pari importo a tutti coloro che hanno beneficiato degli aiuti introdotti dal primo decreto Sostegni.

Per quanto concerne il secondo filone di aiuti è dal 23 giugno 2021 che sarà possibile fare: ci sarà la possibilità di richiedere un ulteriore contributo a fondo perduto che sarà riconosciuto a titolo di “integrazione” da calcolarsi sulla base del calo medio mensile di fatturato e corrispettivi registrato tra aprile 2020 e marzo 2021, rispetto ai 12 mesi precedenti.

Secondo le proiezioni dell’Agenzia delle Entrate, sono circa 280.000 le partite IVA che avrebbero diritto all’integrazione dell’importo già riconosciuto. Il decreto Sostegni bis prevede, infatti, che, sulla base dei coefficienti di calcolo previsti dal decreto n. 41/2021, l’erogazione dell’importo verrebbe riconosciuta non a tutti, ma solo qualora dovesse emergere un importo superiore rispetto alla somma già ricevuta considerando il nuovo periodo temporale di riferimento.

Il nuovo sostegno consente di considerare in modo più puntuale l’effettivo periodo della pandemia, consentendo anche a chi è rimasto fino ad oggi escluso da ristori e sostegni di ricevere un supporto dallo Stato.

I coefficienti introdotti per il calcolo del nuovo fondo perduto sono più elevati e vanno dal 30% al 90% del calo medio mensile con i pagamenti a favore delle partite Iva a partire da inizio luglio.

Il terzo filone dei contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni bis partirà in estate, quando dovrebbe partire la terza componente degli interventi introdotti in favore delle partite IVA.

Saranno mesi roventi per partite IVA ed intermediari, considerando che l’accesso al contributo a fondo perduto a conguaglio – i cui criteri di accesso e calcolo sono demandati ad un decreto del MEF – è subordinato alla presentazione della dichiarazione dei redditi entro il 10 settembre 2021, rispetto alla scadenza ordinaria del 30 novembre.

Una regola prevista in virtù del fatto che il contributo a fondo perduto a conguaglio si concentrerà sul risultato economico dei contribuenti, e non sul fatturato.

Più precisamente: i titolari di partita Iva che riscontrano un peggioramento del risultato economico di esercizio dell’anno 2020 rispetto all’anno 2019, potranno richiedere l’erogazione di una nuova tranche di aiuti, di natura perequativa, il cui importo verrà determinato anche in base a quanto ottenuto da ciascun contribuente nel 2020 e nella prima parte dell’anno in corso a titolo di ristoro o sostegno.

Le altre misure presenti nel Decreto sostegni bis vertono su molteplici altri settori tra i quali:

  • il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda, di cui all’art. 28 D.L. 34/2020, a favore delle imprese turistico-ricettive, delle agenzie di viaggio e dei tour operator. Il credito d’imposta spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo compreso tra il 1.04.2020 e il 31.03.2021 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo compreso tra il 1.04.2019 e il 31.03.2020. Il credito d’imposta spetta anche in assenza dei requisiti di cui al periodo precedente ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1.01.2019.
  • il credito d’imposta in misura pari al 30% delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, comprese le spese per la somministrazione di tamponi per Covid-19, per favorire l’adozione di misure dirette a contenere e contrastare la diffusione del Covid-19.
  • l’esenzione dal versamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali relative all’acquisto dell’abitazione principale da parte di under 36, esclusivamente a patto di rispettare il limite ISEE di 40.000 euro con scadenza al 30 giugno 2022. In parallelo, sono cancellate le imposte sostitutive sui finanziamenti erogati in favore di giovani under 36 per comprare, costruire o ristrutturare la prima casa. In questo caso, il testo del decreto Sostegni bis non prevede limiti relativi all’ISEE.
  • bonus per i lavoratori stagionali e del turismo, per i quali per i mesi di giugno e luglio 2021 viene prevista un’erogazione di una somma pari a 1.600 euro.
  • ulteriori fondi vengono stanziati in favore dei titolari di partita IVA per introdurre sconti sulla Tari e agevolazioni in materia di bollette.

Anche nel capo occupazionale il Decreto Sostegni bis ha introdotto una nuova normativa sulla proroga del blocco dei licenziamenti per alcuni specifici settori industriali, particolarmente colpiti dalla crisi, accompagnandolo con ammortizzatori sociali. Fra le misure più significative tra quelle già attualmente previste, ricordiamo l’esonero dal contributo addizionale per i datori di lavoro che dal primo luglio chiedono la CIG ordinaria, collegato al blocco dei licenziamenti (che termina il 30 giugno per industria ed edilizia, il 31 ottobre per commercio e servizi).

In conclusione, nel decreto vi sono molteplici norme atte a favorire il ripristino dell’economia o, quantomeno, ad evitare un collasso della stessa, tuttavia, come già più volte denunciato, in molti casi riuscire ad avere conoscenza di tali norme non è sempre agevole ed immediato, pertanto, il consiglio è sempre quello di affidarvi a persone competenti che possano aiutarvi ad avere accesso a tali fondi.

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